La terapia ormonale postmenopausale prolungata può aumentare il rischio di Alzheimer


La terapia ormonale postmenopausale per 10 anni o più può aumentare il rischio di malattia di Alzheimer, secondo i risultati di uno studio.

E' stato condotto uno studio caso-controllo, utilizzando i dati dei Registri nazionali in Finlandia.
Sono state identificate 84.739 donne a cui era stata diagnosticata la malattia di Alzheimer tra il 1999 e il 2013 e, utilizzando un Registro nazionale della popolazione; il gruppo di controllo era costituito da 84.739 donne senza malattia di Alzheimer.
Entrambi i gruppi sono stati abbinati per età e posizione.

E' stato anche determinato l'uso della terapia ormonale attraverso un Registro nazionale che ha segnalato l'uso di terapia ormonale dal 1994.
La durata dell'esposizione a terapia ormonale è stata classificata come 3 anni o meno, da 3 a 5 anni, da 5 a 10 anni o più di 10 anni.

Le donne che avevano fatto uso solo di Estradiolo ( odds ratio, OR = 1.09, IC 95%, 1.05-1.14 ) o di Estrogeno e progestinico ( OR = 1.17, IC 95%, 1.13-1.21 ) erano ad aumentato rischio di malattia di Alzheimer, ma questo non era vero per le donne che hanno usato solo Estradiolo vaginale ( OR = 0.99, IC 95%, 0.96-1.01 ).

E' stato osservato che quando la terapia estrogeno-progestinica era iniziata da donne di età inferiore ai 60 anni, il rischio è risultato aumentato dall'8% ( OR = 1.08, IC 95%, 1-1.17 ) al 17% ( OR = 1.17; IC 95%, 1.08-1.26) per lo sviluppo della malattia di Alzheimer in base al tipo di progestinico.

In questa stessa popolazione, la terapia ormonale per almeno 10 anni è risultata associata all'aumento del rischio di Alzheimer causato solo dall'Estradiolo ( OR = 1.07, IC 95%, 1-1.15 ) e dalla associazione progestinico ed Estrogeno ( OR = 1.2; IC 95% , 1.13-1.26 ).

Il rischio di Alzheimer è aumentato anche per le donne che hanno iniziato la terapia dopo i 60 anni e hanno usato solo Estradiolo ( OR = 1.15, IC 95%, 1.06-1.25 ), la combinazione Estrogeno e progestinico ( OR = 1.23, IC 95%, 1.14-1.32 ) oppure Tibolone ( OR = 1.38; IC 95%, 1-1.89 ).

Anche se questo aumento del rischio assoluto per la malattia di Alzheimer è piccolo, le conclusioni dlelo studio hanno indicato che la terapia ormonale dovrebbe essere utilizzata nelle donne nella fase precoce della menopausa per il sollievo dei sintomi.
La terapia ormonale non dovrebbe essere avviata per la prevenzione della malattia di Alzheimer, nelle donne anziane che hanno usato ormoni per più di 10 anni, il trattamento potrebbe aumentare il rischio di malattia di Alzheimer. ( Xagena2019 )

Fonte: British Medical Journal, 2019

Gyne2019 Neuro2019 Farma2019


Indietro

Altri articoli

Le donne in postmenopausa in terapia ormonale hanno presentato una maggiore perdita di peso corporeo totale con Semaglutide fino a...



Nonostante le prove dimostrino un beneficio in termini di sopravvivenza globale ( OS ) con la terapia ormonale iniziale oltre...


L'artrosi sintomatica della mano è più comune nelle donne che negli uomini e la sua incidenza aumenta intorno all'età della...


Gli spasmi infantili ( IS ) sono convulsioni della prima infanzia con conseguenze potenzialmente devastanti. Le terapie standard ( ormone...


Gli estrogeni hanno il potenziale per influenzare la fisiologia cerebrale implicata nella patogenesi della demenza. Ci si potrebbe aspettare che...


I fibromi uterini sono comuni neoplasie non-cancerose che causano forti emorragie mestruali e altri segni. Linzagolix ( Yselty ) è...


La sola prostatectomia radicale è spesso inadeguata nella cura degli uomini con tumore prostatico ad alto rischio clinicamente localizzato. Si...


Nel tumore mammario in fase precoce positivo per i recettori ormonali ( HR+ ), HER2-negativo, l'inibizione delle chinasi 4 e...


I preparati orali della terapia ormonale sostitutiva ( HRT ) per il trattamento dei sintomi della menopausa sono associati a...